La Salute Mentale nella Nuova Era
l’Approccio della Psicologia Olistica
"I pensieri che frequenti diventano l’inclinazione della tua mente."
Sutra del Buddha
In occasione della Giornata Mondiale della Sanità Mentale oggi parliamo dell’importanza dell’Equilibrio della Mente come indicatore di Benessere e degli strumenti di comprensione, prevenzione e intervento che ci offre la Psicologia Olistica della Città della Luce.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la Salute in generale “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”. “La Salute è uno stato di benessere nel quale una persona può realizzarsi, superare le tensioni della vita quotidiana, svolgere un lavoro produttivo e contribuire alla vita della comunità”.
Il termine Mente è comunemente utilizzato per descrivere l'insieme delle funzioni superiori del cervello e delle emozioni e, in particolare, quelle di cui si può avere soggettivamente coscienza in diverso grado, quali la sensazione, il pensiero, l'intuizione, la ragione, la memoria, la volontà
Per molto tempo la psicologia ha portato il focus sugli aspetti puramente cognitivi dell’individuo, dimenticando l’importanza dell’insieme.
PSICOLOGIA OLISTICA
Nella Psicologia Olistica l’ottica è innanzitutto quella di ricordarci che “psiche” non significa mente ma “anima” e che tutti gli strumenti a disposizione, come l’approccio Gestaltico, l’Enneagramma Integrato, l’Analisi Transazionale, le Costellazioni Familiari, il Reiki intervengono con una visione olistica dell’individuo, in una sinergia tra il piano fisico, emotivo, mentale e spirituale. Pertanto, se parliamo di salute mentale non possiamo parlare solo di mente, è importante riconoscere l’individuo nella sua totalità.
Una persona sana mentalmente è una persona responsabile che riesce a prendere in mano la propria vita, cercando strategie e soluzioni per creare armonia, per far fluire l’energia vitale affinché sia possibile instaurare relazioni sane, un’autorealizzazione soddisfacente e un senso profondo di integrità.
Quando non ci sentiamo integri significa che qualcosa sta interferendo nella nostra vita, il nostro cammino è ostacolato, abbiamo la sensazione di avere parti di noi disperse e ciò non ci permette di utilizzare pienamente la nostra energia vitale.
APPROCCIO GESTALTICO
Secondo la Psicologia della Gestalt, l’apprendimento si verifica grazie alla capacità della mente di assemblare i pezzettini di realtà in un unico puzzle, che dà loro senso e coerenza.
Per la Gestalt è molto importante chiudere le forme, nonché le situazioni. Se ci sono situazioni non elaborate (come lutti, separazioni, malattie o semplicemente non concludiamo qualcosa che abbiamo iniziato) avremo una gestalt aperta e questo potrà creare pensieri persecutori e invadenti per ricordarci che qualcosa è rimasto in sospeso.
L’approccio Gestaltico, con la sua visione inclusiva, coinvolge entrambi gli emisferi del cervello dando spazio sia all’aspetto di comprensione analitica che a quello intuitivo e creativo.
In psicologia della Gestalt si parla molto di percezione e, a tal proposito, ci sono diverse immagini gestaltiche che ci permettono di far esperienza di alcuni effetti della nostra mente.
-effetto figura sfondo- vedere le situazioni in base alla prospettiva con la quale ci approcciamo alla realtà
-effetto zeigarnik- tendenza a chiudere le forme è quell’effetto che ci spinge a voler conoscere la fine di un libro o di una serie televisiva.
Nel percepire gli schemi spesso incorriamo nell’illusione che devia la nostra coscienza dalla visione a mente aperta, fissandola su una immagine statica e irreale. Se tendiamo a chiudere le situazioni abbiamo energia disponibile per aprire nuovi scenari che vanno oltre il conosciuto.
ENNEAGRAMMA INTEGRATO
Spesso la confusione mentale è dovuta dai diversi personaggi che ci abitano e che ci fanno sentire frammentati. Come ci insegna l’Enneagramma, dentro di noi vivono diverse subpersonalità o entità energetiche, ognuna con il proprio messaggio da trasmettere. È come avere un condominio interno pieno di gente che vuole esprimere il proprio parere. Ecco perché spesso la nostra mente è piena di pensieri: i nostri coinquilini interni intraprendono diverse discussioni e senza un “IO integro” rischiamo di farci sopraffare dai loro discorsi, in grado di togliere energia alla nostra verità più profonda che risiede oltre le condizioni puramente meccanicistiche legate al pensiero.
La mente è uno strumento potentissimo: se non sappiamo usarla sarà lei ad usarci con il controllo, portandoci una visione distorta della realtà, una interpretazione che ci allontana dalla verità, una fuga dal sentire, un allontanamento dall’autenticità, un vedere il mondo incasellato così da perderci le infinite possibilità dell’imprevedibile.
Nell’ottica enneatipica, la mente ci serve per osservare, analizzare e prendere coscienza di aspetti di noi che ci fanno perdere il centro, nonché la direzione. Possiamo imparare a recuperarla così da poter trasmettere puramente il nostro specifico messaggio animico.
La metafora della carrozza di Gurdjieff spiega quanto non possiamo farci guidare dalla mente o dalle emozioni ma è l’Anima (o coscienza) a indicare alla mente la direzione da seguire e le emozioni attivano il movimento. Quando la mente è confusa e non sa dove andare viene guidata dalle emozioni che si muovono senza una chiara direzione mentre l’anima è dormiente. Se l’anima nonché la coscienza dorme, quanta consapevolezza abbiamo di ciò che facciamo, decidiamo, diciamo? Per sapere dove andare è necessario ascoltare la voce della coscienza.
ANALISI TRANSAZIONALE
Spesso la mente si nutre di emozioni represse che ci portano ad avere pensieri ripetitivi, negativi, di paura, rabbia, tristezza nonché tutte le emozioni del nostro bambino interiore che non si è sentito pienamente accolto, ascoltato, considerato, amato… La mente ci ripropone uno scenario dettato da quelle emozioni non espresse e con la sua attività cerca di comunicare che qualcosa di disarmonico ha bisogno di essere osservato. Essendo un contenitore di informazioni, all’interno della mente sono memorizzati tutti quei file che secondo l’Analisi Transazionale concorrono a creare dei “copioni” nonché schemi che continuano a ripetersi per le convinzioni che abbiamo scelto di mantenere per la nostra sopravvivenza. I copioni sono pieni di “ingiunzioni” nonché messaggi che abbiamo ricevuto a livello sia conscio che inconscio, che ostacolano la nostra libertà di espressione. Alcuni di questi messaggi possono essere: “non sei meritevole di amore”, “non essere ambizioso”, “non riuscire”, “non esisti” etc etc… Tanti stimoli carichi di giudizio, blocchi, negazioni, che vanno a limitare il nostro potenziale, a contaminare la nostra chiarezza e abbassare il nostro livello di energia. Diventa prioritario riscrivere il nostro copione con messaggi carichi di rispetto, cura e amore per la nostra persona per permetterle di crescere ed evolvere.
COSTELLAZIONI FAMILIARI
Ognuno di noi ha la sua storia raccontata dal suo copione, connessa alla specifica storia della propria famiglia d’origine che può generare dei circoli viziosi. Possiamo dire anche che ognuno di noi, pur non avendo vissuto direttamente l'esperienza, si porta dietro una storia di guerre, epidemie, povertà che caratterizzano il probabile vissuto dei nostri antenati. Come ci insegnano la Psicogenealogia e le Costellazioni Familiari, questi vissuti arrivano a noi come eredità, esattamente come per i sintomi fisici ereditiamo disagi emotivi e psicologici. Se alcune situazioni del passato della nostra famiglia di origine non sono state adeguatamente elaborate e risolte (una perdita precoce di un membro della famiglia, aborti, trasferimenti improvvisi, tradimenti, divorzi etc.), possono interferire nella vita di tutti giorni. (Se non conosci le Costellazioni Familiari e ami guardare film, ti invito a dare un occhiata alla serie Netflix “Another Self” dove vengono rappresentate in modo chiaro e diretto).
Situazioni aperte vanno ad influenzare come gestalt aperte la nostra quotidianità, vanno a creare quelle convinzioni che strutturano i copioni disfunzionali di vita. La morfogenetica ci insegna che anche se non abbiamo conosciuto un membro della famiglia, il suo vissuto è presente nel nostro DNA e di conseguenza campo aurico. Le costellazioni familiari intervengono per rispettare i principi di ordine, appartenenza ed equilibrio all’interno della famiglia tanto da portare consapevolezza, trasformazione e sollievo nella propria vita.
REIKI E IL TERZO OCCHIO
Nella conoscenza dei chakra si parla di Anja o terzo occhio, riferendosi al chakra della mente, localizzato proprio al centro della fronte tra le sopracciglia.
Qui si riuniscono gli opposti: maschile e femminile, sole e luna, emisfero destro e sinistro del cervello, intelletto e intuizione. Il sesto chakra dissolve queste dualità e ci consente di superare la visione dualistica del mondo che distingue in “buono” e “cattivo”, in “io” e “te”. Superando questa visione degli opposti e pacificando il pensiero, si giunge ad aprire gli occhi sulla verità nascosta dietro l’apparenza.
Questo centro è importante per vedere la nostra vita così com’è veramente, senza filtri. Ci aiuta inoltre a creare e dar forma alle nostre idee ed intuizioni interne. É il centro del discernimento ovvero la capacità di distinguere ciò che è vero da ciò che è impermanente.
Grazie a Reiki abbiamo la possibilità di aprire la visione del nostro terzo occhio e togliere il cosiddetto velo di Maya aumentando la capacità di “Vedere”. Grazie all’energia di Reiki si attiva un processo di allineamento e sintonizzazione con la nostra verità, ci riconosciamo come scintilla divina capace di poter creare la realtà in base alle proprie vibrazioni e frequenze. È ovvio che se la mia frequenza è negativa attirerò solo negatività, se la mia energia emana luce attirerò bellezza e armonia nella mia vita.
È inevitabile avere situazioni sfidanti nella vita di tutti i giorni, queste fanno parte della nostra esperienza terrena come esseri umani in cammino. La cosa importante non sono le difficoltà ma come noi le affrontiamo! L’apertura ad accettare le nostre sfide ci consente di evolvere nel nostro cammino di vita, di coglierle come grandi opportunità di scoperta delle nostre risorse e potenzialità interne in grado di affrontare determinate situazioni e conoscere sempre meglio come siamo fatti e qual è la nostra missione spirituale.
Oltre all’invito di trovare strumenti e metodi per ritrovare quel senso di integrità vi invito a riconoscere nell’arte e nella natura una grande fonte di cura: danzare, disegnare, cantare o semplicemente una camminata nel verde, respirare aria pura, essere in contatto con la bellezza sono ottimi rimedi per ritrovare un equilibrio psicofisico. Godere di questi benefici è possibile grazie alla presenza, un’attitudine che si coltiva grazie ad una mente libera e in grado di godere della pienezza del qui ed ora.
Il modo che abbiamo per essere in salute a livello mentale è prenderci degli spazi di ascolto, essere genitori di noi stessi, comprendere ciò che ci fa stare bene e come poterlo realizzare.
"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre."
Albert Einstein
Articolo a cura di Shakini Angela Decaro
Illustrazione "effetti figura sfondo" di Jyoti Leila Sadegholvaad
Opera "Enneagramma" di Sati Martina Mercuri
Opera "Sesto Chakra" di Akshara Umberto Carmignani
Scopri il servizio di Counseling di Psicologia Olistica Integrata con Shakini
Per approfondire:
PSICOLOGIA OLISTICA alla Città della Luce
Corsi di Psicologia Olistica
Corsi di Ennegramma Integrato